Dall’innocenza
all’assurdo. Dalla convivialità al terrore. Sono questi i contrasti cardine del
teatro di Harold Pinter, egregiamente resi nello spettacolo Party. Che fine ha fatto Jimmy?. La
piéce, messa in scena dalla compagnia Via
Libera al Teatro e diretta da Antonio Sinisi e Daniele Miglio, è basata
sull’interazione ed il collage di cinque testi del celebre e controverso
autore: Party Time, Anniversario, L’intervista, Tess e Conferenza
Stampa.
Tanti attori in
scena danno vita ad un meccanismo - diviso in tre atti - in cui la goliardia e
l’entusiasmo tipici di borghesi benestanti riuniti ad una festa, svelano un
retroscena fatto di violenza e sopraffazione. Il senso politico che segna con
vigore tutti i lavori di Pinter emerge gradualmente, e nelle battute iniziali e
centrali non è che un’eco che si nasconde dietro dialoghi affettati o sboccati,
tautologie, non-sense.
Buona parte dello
spettacolo infatti è basato sull’importanza quasi invasiva della parola, della
conversazione, del racconto e del monologo. Il ritmo della voce degli attori,
delle pause e delle riprese è quasi sempre serrato e costruisce una sorta di
‘danza’ con le luci e le ombre che si creano sul palco e con i movimenti.
Al centro della
rappresentazione, tuttavia, non c’è solo la parola ma anche la presenza
scenica, la fisicità stessa degli interpreti – molti di loro sono attori alla
prima esperienza - capaci di amalgamarsi e creare un movimento d’insieme compatto.
‘’Abbiamo deciso di
dare rilievo ai movimenti sulla scena in modo da armonizzarli con l’intreccio
drammaturgico’’, ha spiegato il regista Antonio Sinisi. ‘’Abbiamo studiato
anche le caratteristiche fisiche dei vari attori – ha proseguito – proprio per
creare questo tipo di ‘corrispondenza’ anche fra corporeità e personalità dell’interprete’’.
Questo risalto della fisicità e dei riferimenti al corpo è rafforzato anche dai
numerosi rimandi al sesso presenti nello spettacolo. Ma quella di Party è una sessualità affrontata nei
suoi aspetti più materialistici o peggio, come strumento privilegiato di
controllo e barbarie.
Antonio Sinisi,
giovane regista giunto al suo quarto lavoro su Pinter, è membro dell’Officina
Culturale Via Libera, come gli attori e lo staff che hanno reso possibile la
rappresentazione. L’associazione, che ha sede nel quartiere del Quadraro, in
via dei Furi, promuove e realizza ogni anno attività legate anche alle arti
figurative, alla musica, alla cucina e alla letteratura ed è aperta alle
proposte di chiunque voglia prender parte ai progetti o offrire un contributo.
‘’Sicuramente
organizzeremo qualcos’altro l’anno prossimo, probabilmente da Gennaio’’, ha
concluso Sinisi.
Lo spettacolo si è
svolto presso
Teatro dell’Orologio, via De’ Filippini 17/A
Sabato 9 Giugno ore
21.00
Domenica 10 Giugno
ore 17.30
Party. Che fine ha fatto Jimmy?
Regia Antonio Sinisi; Daniele Miglio
Musiche originali Roberto Fega
Produzione Officina culturale Via Libera
Nessun commento:
Posta un commento